Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute

Il 16 dicembre, in occasione della dichiarazione da parte dell’Unione Europea dell’anno 2012 quale
“Anno Europeo per l’invecchiamento attivo”,l’Associazione UGAF ha proposto un convegno dal tema “80 voglia
di star bene: come accompagnare l’allungamento della vita in salute e benessere”. Il convegno è stato ricco di spunti di riflessione e preziosi consigli per accompagnare l’allungamento anagrafico della vita con il
proseguimento o la conquista dello stato di benessere psico-fisico.
Sono intervenute numerose personalità del mondo della salute e del lavoro.
Apertura del convegno introduzione e saluti da parte di:
o MdL Cosimo Losapio - Presidente UGAF Lecce
o Dr. Salvatore Catania - Responsabile Personale CNH Lecce
o Ing. Manuel Mansilla - Direttore Stabilimento CNH Lecce
Intervento in ambito nutrizionale:
Relazione della Dott.ssa Barbara Frisenna - Biologa Nutrizionista
Master in Dietetica e Nutrizione Clinica Applicata, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Alimentiamo correttamente il nostro futuro:
· Necessità nutrizionali della terza età
· Come curarsi con i cinque colori della natura: vegetali rossi, gialli, verdi, bianchi, viola.
· Alimentazione nelle principali patologie legate all’età: ipercolesterolemie, diabete, osteoporosi.
Relazione Dott. Giovanni De Pasquale - Chiniesiologo
Laurea Specialistica in Scienze e Tecniche Delle Attività Motorie Preventive e Adattative, Università
G. D’Annunzio, Chieti-Pescara
Alleniamoci per non invecchiare:
· Attività motoria: sia prevenzione che terapia
· Più movimento e meno problemi con l’invecchiamento: malattie cardiovascolari, diabete,
osteoporosi.
· L’allenamento per star bene anche a livello mentale
· Utilizziamo al meglio lo sport: linee guida
Relazione Dott. Paolo Latino - Ortopedico
Dirigente presso il Reparto di Ortopedia della Casa di Cura Villa Bianca di Lecce
Artrosi ed Osteoporosi correlate all’età avanzata:
· Inquadramento clinico e trattamento
Moderatore & Conclusioni dei lavori a cura del Dr. Salvatore Martano – Specialista in Medicina del Lavoro.
ALIMENTIAMO CORRETTAMENTE IL NOSTRO FUTURO
Dott.ssa Barbara Frisenna - Biologa Nutrizionista
Master in Dietetica e Nutrizione Clinica Applicata, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
1) Necessità nutrizionali della terza età
Da tempo e i numerosi studi clinici lo confermano: una corretta alimentazione associata a corretti stili di vita (attività fisica regolare adeguata all’età, riduzione dello stress …) rallenta i processi di invecchiamento ed è determinante nella prevenzione di numerose patologie: obesità, diabete, osteoporosi, cardiopatie, patologie respiratorie, neoplasie…
Un corretto comportamento alimentare è importante in ogni età della vita e in particolare in età geriatrica. Gli anziani infatti, pur presentando una grande variabilità individuale nella modalità di invecchiamento, vanno incontro a cambiamenti fisici, psichici, sociali che possono influenzare le scelte alimentari sia sul piano qualitativo che quantitativo,con comparsa di obesità o malnutrizione da influenzare in modo significativo il loro stato di salute (1).
L’avanzamento dell’età comporta:
• riduzione del metabolismo basale e del fabbisogno energetico;
• diminuzione della massa corporea magra ( muscoli ,ossa) dell’acqua corporea e un aumento della massa grassa con tendenza alla obesità;
• revisione periodica di varianti di menù principale /tabella dietetica
• riduzione del senso dell’olfatto, del gusto e della sete con perdita di interesse per il cibo, disidratazione;
• riduzione della funzionalità intestinale, renale, gastrica con stitichezza cronica ,disidratazione difficoltà digestiva e alterato assorbimento di alcuni nutrienti calcio ferro zinco e vitamine;
• perdita dei denti con difficoltà di masticazione e riduzione dell’introito alimentare;
• modificazioni del meccanismo di regolazione dell’appetito con precoce comparsa alterazione del senso di sazietà:
Altri fattori inoltre possono peggiorare lo stato nutrizionale e le condizioni cliniche di base in questa fase della vita :
• fattori sociali e psicologici ( consumare i pasti in solitudine, basso reddito,mancanza di aiuto nel preparare i pasti, depressione, vedovanza, scarsa educazione alimentare);
• malattie croniche invalidanti,
• uso di numerosi farmaci …;
• ricovero
Dieta e fabbisogno energetico giornaliero
La dieta degli anziani non è diversa qualitativamente da quella di un adulto.
Con l’età il fabbisogno energetico diminuisce per la riduzione del metabolismo basale e dell’attività fisica , mentre rimane fondamentalmente invariato il fabbisogno di sostanze nutritive.
Le "Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana" del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN Revisione 2003) raccomandano apporti calorici giornalieri adeguati all’età ed alla minore attività fisica e consigliano di :
• Consumare più frutta, verdure, ortaggi freschi per assicurarsi un buon apporto di vitamine, e Sali minerali e fibre
• Limitare il consumo di grassi animali( grasso delle carni, burro, formaggi grassi ,panna, margarine ecc ) che fanno innalzare il livello di colesterolo nel sangue,e possono causare sovrappeso;
• Preferire carni bianche pollo, coniglio, tacchino meno grasse e più digeribili
• Preferire nei condimenti e nelle cotture l’olio extravergine
di oliva che aumenta il colesterolo buono
• Aumentare il consumo di pesce fresco o surgelato ( salmone, alici, tonno, ricchi di grassi omega 3 che rallenterebbero il declino cognitivo)
• Limitare il consumo di zuccheri semplici preferendo il consumo di carboidrati complessi (come di cereali, pasta, pane, legumi )
• Ridurre l’uso del sale da cucina in particolare nei pazienti ipertesi ,aggiungendo spezie, erbe aromatiche per insaporire le pietanze
• Limitare il consumo di bevande alcoliche consigliato ½ bicchiere di vino rosso ai pasti
• Assumere almeno 1,5 litri di liquidi al giorno
Il fabbisogno calorico giornaliero consigliato nella fascia di età oltre i 75 anni è:
• 1750-1950 kcal per l’uomo con attività fisica lieve - moderata
• 1500-1750 kcal per la donna con attività fisica lieve - moderata
• 1500 -1600 Kcal per l’uomo con scarsa mobilizzazione o allettati
• 1300 -1400
L’energia e i nutrienti deve essere fornita dal:
• 50-60-% dai carboidrati
• 15-18% dalle proteine
• 25-30 % dai lipidi
I carboidrati sono contenuti prevalentemente nel pane, nella pasta, nelle patate, nel riso e negli zuccheri semplici della frutta. Riforniscono la cellula di energia, apportano vitamine, minerali, fibre
Le proteine sono presenti nelle carni, nel latte, nei legumi. Sono fondamentali per la rigenerazione e lo sviluppo delle cellule soprattutto dei muscoli e intervengono in molte funzioni cellulari.
I lipidi o grassi si trovano negli oli, nel burro, nei formaggi. Essi forniscono energia concentrata,apportano acidi grassi essenziali della famiglia omega 6 e omega 3, favoriscono l’assorbimento di vitamine liposolubili A,D,E,K
Le vitamine e i sali minerali sono presenti in frutta e verdura dei cinque colori della salute.
Nella dieta non devono mancare calcio e ferro e acido folico.
Attenzione all’acqua!
E’ necessario bere ogni giorno almeno 1,5 litri di liquidi al giorno per preservare la funzione renale, migliorare la funzionalità intestinale, idratare la pelle.
Oltre che con l’acqua i liquidi si introducono con il consumo di succhi di frutta, latte , tisane minestre, brodi . Una buona abitudine è bere 1-2 bicchieri di acqua temperatura ambiente o tiepida il mattino a digiuno questo favorisce una buona funzione intestinale. Gli anziani infatti avvertono meno il senso della sete e spesso si astengono dal bere per paura di disturbi come l’incontinenza urinaria . Non raramente quindi l’anziano è disidratato, questo rischio aumenta nella stagione estiva con gravi conseguenze sulla salute (1).
1. Alimentazione nelle principali patologie legate all’età: ipercolesterolemie, diabete, osteoporosi.
Alimentazione ed ipercolesterolemie
L'ipercolesterolemia è un disordine metabolico caratterizzato dall'aumento del colesterolo totale nel sangue, che cresce fino a superare i valori di riferimento. Tuttavia, piuttosto che la quantità totale di colesterolo è importante conoscere le sue frazioni: il colesterolo HDL - comunemente definito colesterolo buono - ed il colesterolo LDL o colesterolo cattivo.
• eliminare cibi ricchi di grassi animali
• preferire i condimenti vegetali
• aumentare gli alimenti ricchi di fibra (verdura e frutta, legumi)
• eliminare: grassi animali (burro, lardo, strutto)
• eliminare o ridurre: tuorlo d’uovo, formaggi grassi, carni grasse, frattaglie
Alimentazione e diabete
Il diabete è una sindrome che comprende un gruppo di malattie metaboliche caratterizzate da un difetto di secrezione e/o di azione dell'insulina, dalla presenza di iperglicemia e dalla comparsa a lungo termine di complicanze croniche a livello di vari organi, in particolare occhi, rene, nervi, cuore e vasi sanguigni.
Il diabete può essere di tipo I (diabete giovanile); di tipo II (diabete senile); diabete gestazionale (qualsiasi forma di alterata tolleranza glucidica che insorge durante la gravidanza);
La terapia dietetica è molto simile nei due tipi di diabete anche se:
per i diabetici di tipo 1 andrà posta maggiore attenzione all'apporto di alimenti ed in particolar modo di carboidrati.
per i diabetici di tipo 2, spesso in sovrappeso, la dieta andrà calibrata in modo tale da favorire la riduzione del peso corporeo fino a livelli accettabili.
Andranno preferiti alimenti a basso indice glicemico associati a fibre.
Alimenti da evitare: zucchero, miele, prodotti dolciari raffinati ad alto contenuto glucidico e lipidico (biscotti, snack, merendine, gelati, dolci preconfezionati, cornetti, paste), cioccolato, marmellata; primi piatti elaborati preparati con condimenti grassi (lasagne, tortellini, cannelloni, risotti ecc.); pizze elaborate, sostituti del pane con grassi aggiunti e sale (crackers, grissini, panini all'olio, focacce); frutta secca (pinoli, castagne, mandorle, noci, arachidi, datteri ecc.), avocado, frutta sciroppata, banane, mandarini, uva, melograno, fichi, cachi o loti; evitare i succhi di frutta e le bevande zuccherate in genere (3).
Alimenti consigliati: primi piatti semplici; pasta e riso meglio integrali abbinati per esempio a pomodoro, tonno e verdure; non esagerare con le dosi di pasta e riso; non consumare mai insieme nello stesso pasto due alimenti amidacei come pane e pasta, oppure pane e riso, pizza e pasta ecc.; utilizzare dolcificanti acalorici; bevande non zuccherate, bevande light; frutta e verdura ad eccezione di quella presente nella lista degli alimenti sconsigliati.
Alimentazione ed osteoporosi
Nelle persone anziane si riduce assorbimento intestinale del calcio. Questo minerale insieme alla vitamina D e alla attività fisica regolare è indispensabile nella prevenzione dell’osteoporosi. Il calcio inoltre è importante per mantenere una buona funzionalità neurologica. Il fabbisogno giornaliero di calcio e di 1000- 1500 mg /die. Il calcio è particolarmente presente nel latte, parmigiano, yogurt , nelle acque minerali ricche di calcio, in alcuni tipi di pesce ecc..
Esempio: ½ litro di latte intero o scremato( 2 tazze ), 50 gr. di parmigiano contengono circa 600 mg di calcio che coprono il 50% del fabbisogno giornaliero di questo minerale. Polpo, alici, calamaro fresco o surgelato, gamberi, trota iridea, sono i pesci più ricchi di calcio (1).
3. Come curarsi con i cinque colori della natura: vegetali rossi, gialli, verdi, bianchi, viola.
Molte delle sostanze indispensabili al mantenimento o alla promozione della salute del nostro organismo, vengono offerte da frutta e ortaggi di cinque colori: bianco, blu-viola, giallo-arancio, rosso e verde. Consumare 5 porzioni (tre di frutta e due di verdura) scegliendone una per ogni colore, è una regola semplice e buona ed un consiglio utile per proteggere la salute e coprire il fabbisogno di nutrimento del nostro organismo (2).
Rosso: Anguria, Arancia rossa, Barbabietola rossa, Ciliegia, Fragola, Pomodoro, Ravanello, Rapa rossa. Nel gruppo del rosso rientrano frutta e verdura capaci di ridurre il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari e di proteggere il tessuto epiteliale dall’invecchiamento, grazie alla potente azione antiossidante dovuta a licopene, le antocianine e carotenoidi. nemici dei tumori, delle patologie cardiovascolari incluso l'ictus, della cataratta, dell'invecchiamento cellulare, delle patologie neurodegenerative e dell'invecchiamento cutaneo.
Giallo: Albicocca, Arancia, Carota, Clementina, Kaki, Limone, Mandarino, Melone, Nespola, Nettarina, Peperone, Pesca, Pompelmo, Zucca. Il colore giallo arancio ha il potere di combattere il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari, potenzia la vista e previene l'invecchiamento cellulare grazie al beta-carotene, precursore della vitamina A, importante nella crescita, nella riproduzione e nel mantenimento dei tessuti, nella funzione immunitaria e nella visione. I frutti giallo arancio sono, inoltre, ricchi di vitamina C.
Verde: Agretti, Asparagi, Basilico, Bieta, Broccoletti, Broccoli, Carciofo, Cavolo broccolo, Cavolo cappuccio, Cetriolo, Cicoria, Cime di rapa, Indivia, Kiwi, Lattuga, Prezzemolo Rughetta, Spinaci Uva, Zucchina. Il colore verde è dato dalla presenza di clorofilla che ha una potente azione antiossidante ed aiuta il nostro organismo a prevenire molti tipi di tumore e a proteggerlo dalle patologie coronariche. Nel verde c'è anche il magnesio, un minerale con tante qualità importanti per il metabolismo dei carboidrati e delle proteine, che regola anche la pressione dei vasi sanguigni e la trasmissione dell'impulso nervoso. Gli ortaggi a foglia verde sono una grande fonte di acido folico e di folati, che aiutano a prevenire l' aterosclerosi e il rischio di incompleta chiusura del canale vertebrale dei neonati durante la gravidanza. Molti vegetali verdi sono ricchi anche di vitamina C.
Blu-viola: Fichi, Frutti di bosco, Melanzane, Prugne, Radicchio, Uva nera. Anche il blu-viola è un colore nemico dei tumori e delle patologie cardiovascolari e amico della vista, dei capillari sanguigni e di una corretta funzione urinaria.
Fonti:
(1) Opuscolo “A tavola non si invecchia” redatto da AUSL Roma H, Edizione 1; Autori Palazzotto - Cutrupi.
(2) www.nutribenessere.it;
(3) www.personaltrainer.it